Era già l'ora che volge il disio ai navicanti e 'ntenerisce il core... (purgatorio canto VIII)
Caro sciurti questa foto mi ricorda Quelle sere, dopo il tramonto Quando da ragazzini “rubavamo” Un pò di legna per fare, in strada, delle piccole “farate”, e passare ore e ore attorno a questi fuochi.
In mente ho un’altra foto. questa “scattata” ai mattino prima dell’alba. Quando,ragazzi in calzoni corti, andavamo alla chiesa dei PP. Cappuccini per assistere alla novena di Natale. Non so dire che cosa ci spingesse ad alzarci prima dell’alba per nove giorni,di seguito per assistere a questa funzione. Non eravamo neanche obbligati dai genitori. In quelle ore mattutine, lo ricordo benissimo, si creava una piacevole atmosfera di attesa. La chiesa era immersa in canti (forse gregoriani?). Fuori il cielo era sempre terso e la “stella del mattino” brillava in modo esagerato, da identificarla quasi come la stella cometa. Bussavo a casa di un mio amichetto e , da fuori, sentivo la mamma, che per Svegliarlo chiamava: Ginu ... a Ginnu ... Ginu ... a Ginu ... a Ginnu ... Ginu ... a Ginnu ... .................
Anch'io quando portavo ancora i calzoncini corti andavo alla novena dei Cappuccini. Il fascino di alzarsi presto era molto simile a quello do Nummu ru Gesu, anche se sono diversi gli orari. I canti erano veramente permianti, e ricordando quelle albe invernali mi sembra quasi di sentirne l'odore. Non mi stupirei se da bambini avessimo giocato assieme, comunque io non mi chiamo Gino.
caro anonimo, quel Gino di cui parlo io, era Gino Motta, ed abitava nel primo cortile all'inizio di via Pantalica. Dopo qualche anno, dal periodo da me raccontato, tutta la sua famiglia è emigrata in Australia. Una ventina di anni fa ho saputo che, (sempre in Australia)questo "ragazzo" è stato investito da un'automezzo durante una passeggista con il suo cane, ed è morto.
Caro Milanisi,allora noi ci conosciamo ed abbiamo giocato assieme. Il Gino Motta in questione fu il mio amico "più amico" della mia infanzia. Ricordo benissimo il giorno che partì, erano le tre del mattino, mia madre andò a salutare tutta la famiglia che partiva e mi portò con lei. Aveva un fratello maggiore, Franco, di cui minacciava l'intervento quando si litigava, una sorella di cui non ricordo il nome ed il suo babbo faceva il fornaio. Morì in Australia qualche anno dopo tentando di salvare un cucciolo di lupo da un camion che sopraggingeva. Riuscì a salvare il cucciolo, ma lui fu investito in pieno. Ora ricordo, sua sorella si chiamava Carmela e sua madre Milina, Milina a Motta. Tutta la famiglia emigrò quando Gino aveva intorno ai 10-11 anni. Era un mio coetaneo, lui andava a scuola dal maestro Marino, io dal maestro Castello. Sette anni dopo emigrai anch'io.
caro anonino, se sai tutte queste notizie su Gino motta, sicuramente ci conosciamo. Forse andavamo insieme anche alla novena di Natale. La notizia della sua morte me l'ha confermata ieri un'altro mio amico d'infanzia Enzo ('Nzino) Ciaffaglione, lo conosci? chiedi a lui se mi conosce... Tu dove sei emigrato? E per quanto tempo? Io sono partito nel 1960 all'eta' di 16 anni.
Ecco la potenza di questo blog. Grazie Sciurti!!!!!!!
Credo che non ringrazieremo mai abbastanza Sciurtinisi per la splendida idea di creare questo blog e per la cura che ad esso dedica. Immagino fosse nelle sue intenzione dibattere dei problemi di Sortino e vi riesce, tuttavia l'effetto collaterale di fare re-incontrare persone che magari hanno giocato assieme 40 e più anni fà e' una opera davvero "meritoria". Si, è molto probabile che siamo andati assieme alle novene di Natale, io ricordo che andavo assieme ad altri ragazzi-bambini ed uno di questi era propio il nostro Gino. Per la verità non ricordo chi erano gli altri, ricordo benissimo Gino perchè con lui passavo ore e ore a giocare, del resto si abitava a qualche centinaio di metri. Non ho presente l' amico che tu dici, ma sicuramente lo conosco. Il fatto è che io una volta emigrato ho avuto pochissimi contatti con Sortino e Sortinesi, per cui, salvo rare eccezioni, a me i nomi dicono nulla o quasi. Sono emigrato nel 1963, avevo 17 anni, andai in Germania, Colonia, e vi stetti otto mesi. Quindi tornai in Italia, a Milano, per due anni. Mi spostai, infine, a Firenze e quì vivo da 41 anni. In termini essenzialissimi ti ho raccontato la mia vita ed è stato un piacere. Ciao.
Caro anonimo Fiorentino, Io ti immaginavo a Sortino, ecco perchè ti avevo dato lo spunto di quell'altro mio amico d'infanzia.
Dopo... laboriosi calcoli, sono arrivato alla conclusione che sei del 1946, la stessa età di mia moglie (il cerchio si stringe). A questo punto, se sei daccordo, proporrei di continuare questo dialogo a distanza tramite email.
Se "tucculii" nell'indirizzo do sciurtinisi, lui potrà darti il mio indirizzo email (sciù sei autorizzato...). Aspetto, quindi una tua mail. ciao
Sciurty, ti immagino con un bel caschetto biondo e in abito da sera carico di lustrini e paillettes... brrrrr credo che stanotte sarai il protagonista dei miei incubi. Mister p
Caro anonimo, che non ti chiami gino, del 17/12. Solo ora ho scoperto che non sei lo stesso anonimo del 18/12 che conosceva Gino motta . Dimmi qualcosa in più dei tuoi ricordi in calzoni corti....
E tu anonimo "mister p" c'e poco da prendere per il c.... Non sai che chi trova un'amico trova un tesoro? Io l'ho trovato. E quindi "cu è riccu d'amici è poviru di vaj". ciao (:-)))
Ingrediente base, insieme e ficu sicchi, della 'nfigghiulata: una semi sfoglia di pasta di pane e saimmi o strutto.
CHIESA DI S.SOFIA
(1701-1720) La facciata della chiesa dopo il lungo restauro presenta ancora l'alone nero in basso ma in compenso è rinata con un colore limpido e solare. All'interno, liberate le colonne dai marmi colorati, sono state nuovamente e maggiormente ricoperte, fino in alto, con intonaco bianco e tanto di cornici! In questo modo sono andate perdute,spero non per sempre, alcune tavole rettangolari in pietra danneggiate in passato, con martello e scalpello, da alcuni insorti per protesta... (quante volte Padre Campagna mi avrà raccontato questa bella storia, sepolta oramai insieme a lui!)
Le colonne ricoperte: lungo tutta la superficie, delineata dalla cornice, si estendevano le incisioni frutto di un precedente restauro.
profilo
CHIESA DEL CARMINE
Non è presente nemmeno sul sito del Comune, forse perchè sconsacrata? Resta comunque una bella chiesa soprattutto all'interno. Utilizzata per mostre durante le feste paisane.
scalunata
LA CHIESA LIBERATA
Un ringraziamento al sindaco che ha liberato, in parte, la facciata della Chiesa della Natività di Gesù (1779) contigua al monastero di Montevergine (XVI secolo)
CHIESA MADRE
Dopo i restauri la vedono risplendere nonostante tutto ciò che la circonda. Bisognerebbe illuminarla meglio!
decorazione del portale centrale
profilo chiesa madre
CHIANU RA MATRICI
Giochi di luce
SANTA SOFIA A RASSU
La Chiesa com'era e come non sarà mai più, a causa di splendidi lavori di restauro che l'hanno resa moderna, rustica, e irriconoscibile!
A SCALUNATA DE CAPUCCINI
DA FERLA
"TOMBA CU CHIAPPIRI"
PANTALICA "Uttighiaria"
COMMU RICIUNU ANTICHI
"commu annau e commu vinni sasizzetra s'anniau"
"..mah!! Dissi ranna Mena quannu visti a 'sa figghia prena"
"A casa unni cumanna a iatrina è povira e mischina"
"Quannu u picciulu scherza co' ranni i vertuli appenni a mali banni"
"U lupu di mala cuscienza commu opera penza"
"U immurutu iva e viniva ma u immu soiu nun su viriva"
"Buttani faciti faciti ca la vintura nun la pirditi"
"U bonu e u bruttu tempu nun dura tuttu u tempu"
"Nu babbu e nu sceccu sciotu fanu chiù dannu di ntirrimotu"
Il contenuto di questo blog è frutto di considerazioni personali, accettabili e non, riportate in piena libertà....senza vincoli di ideologie... mi dissocio da tutti i commenti più o meno gradevoli impegnandomi di eliminare tutti quelli, eventualmente, volgari.Tutto il materiale, foto e "articoli", è opera mia o comunque dei membri stessi (all'eventuale utilizzo di fonti esterne affiancherò una didascalia con i dati dell'autore) Per diventare membro attivo del blog e per comunicazioni varie tucculia a :sciurtinisi@hotmail.it
15 commenti:
Era già l'ora che volge il disio
ai navicanti e 'ntenerisce il core...
(purgatorio canto VIII)
Caro sciurti questa foto mi ricorda
Quelle sere, dopo il tramonto
Quando da ragazzini “rubavamo”
Un pò di legna per fare, in strada, delle piccole
“farate”, e passare ore e ore attorno a questi fuochi.
In mente ho un’altra foto.
questa “scattata” ai mattino prima dell’alba.
Quando,ragazzi in calzoni corti,
andavamo alla chiesa dei PP. Cappuccini
per assistere alla novena di Natale.
Non so dire che cosa ci spingesse ad
alzarci prima dell’alba per nove giorni,di seguito per assistere a questa funzione.
Non eravamo neanche obbligati dai genitori.
In quelle ore mattutine, lo ricordo benissimo,
si creava una piacevole atmosfera di attesa.
La chiesa era immersa in canti (forse gregoriani?).
Fuori il cielo era sempre terso e la “stella del mattino”
brillava in modo esagerato, da identificarla quasi come la
stella cometa.
Bussavo a casa di un mio amichetto
e , da fuori, sentivo la mamma, che per Svegliarlo chiamava:
Ginu ... a Ginnu ... Ginu ... a
Ginu ... a Ginnu ... Ginu ... a Ginnu ...
.................
Bellissimi ricordi Milanisi, mi ricordano tanto la mia infanzia..
Anch'io quando portavo ancora i calzoncini corti andavo alla novena dei Cappuccini. Il fascino di alzarsi presto era molto simile a quello do Nummu ru Gesu, anche se sono diversi gli orari. I canti erano veramente permianti, e ricordando quelle albe invernali mi sembra quasi di sentirne l'odore. Non mi stupirei se da bambini avessimo giocato assieme, comunque io non mi chiamo Gino.
caro anonimo,
quel Gino di cui parlo io, era Gino Motta, ed abitava nel primo cortile all'inizio di via Pantalica.
Dopo qualche anno, dal periodo da me raccontato, tutta la sua famiglia è emigrata in Australia.
Una ventina di anni fa ho saputo che, (sempre in Australia)questo "ragazzo" è stato investito da un'automezzo durante una passeggista con il suo cane, ed è morto.
Caro Milanisi,allora noi ci conosciamo ed abbiamo giocato assieme. Il Gino Motta in questione fu il mio amico "più amico" della mia infanzia. Ricordo benissimo il giorno che partì, erano le tre del mattino, mia madre andò a salutare tutta la famiglia che partiva e mi portò con lei. Aveva un fratello maggiore, Franco, di cui minacciava l'intervento quando si litigava, una sorella di cui non ricordo il nome ed il suo babbo faceva il fornaio. Morì in Australia qualche anno dopo tentando di salvare un cucciolo di lupo da un camion che sopraggingeva. Riuscì a salvare il cucciolo, ma lui fu investito in pieno. Ora ricordo, sua sorella si chiamava Carmela e sua madre Milina, Milina a Motta. Tutta la famiglia emigrò quando Gino aveva intorno ai 10-11 anni. Era un mio coetaneo, lui andava a scuola dal maestro Marino, io dal maestro Castello. Sette anni dopo emigrai anch'io.
caro anonino,
se sai tutte queste notizie su Gino motta, sicuramente ci conosciamo.
Forse andavamo insieme anche alla novena di Natale.
La notizia della sua morte me l'ha confermata ieri un'altro mio amico d'infanzia Enzo ('Nzino)
Ciaffaglione, lo conosci? chiedi a lui se mi conosce...
Tu dove sei emigrato?
E per quanto tempo?
Io sono partito nel 1960 all'eta' di 16 anni.
Ecco la potenza di questo blog.
Grazie Sciurti!!!!!!!
Credo che non ringrazieremo mai abbastanza Sciurtinisi per la splendida idea di creare questo blog e per la cura che ad esso dedica. Immagino fosse nelle sue intenzione dibattere dei problemi di Sortino e vi riesce, tuttavia l'effetto collaterale di fare re-incontrare persone che magari hanno giocato assieme 40 e più anni fà e' una opera davvero "meritoria". Si, è molto probabile che siamo andati assieme alle novene di Natale, io ricordo che andavo assieme ad altri ragazzi-bambini ed uno di questi era propio il nostro Gino. Per la verità non ricordo chi erano gli altri, ricordo benissimo Gino perchè con lui passavo ore e ore a giocare, del resto si abitava a qualche centinaio di metri. Non ho presente l' amico che tu dici, ma sicuramente lo conosco. Il fatto è che io una volta emigrato ho avuto pochissimi contatti con Sortino e Sortinesi, per cui, salvo rare eccezioni, a me i nomi dicono nulla o quasi.
Sono emigrato nel 1963, avevo 17 anni, andai in Germania, Colonia, e vi stetti otto mesi. Quindi tornai in Italia, a Milano, per due anni. Mi spostai, infine, a Firenze e quì vivo da 41 anni. In termini essenzialissimi ti ho raccontato la mia vita ed è stato un piacere. Ciao.
Non c'è bisogno di ringraziarmi ;-)
Forse una carrambata è migliore di na curtigghiata...
Caro anonimo Fiorentino,
Io ti immaginavo a Sortino, ecco perchè ti avevo dato lo spunto di quell'altro mio amico d'infanzia.
Dopo... laboriosi calcoli, sono arrivato alla conclusione che sei del 1946, la stessa età di mia moglie (il cerchio si stringe).
A questo punto, se sei daccordo, proporrei di continuare questo dialogo a distanza tramite email.
Se "tucculii" nell'indirizzo do sciurtinisi, lui potrà darti il mio indirizzo email (sciù sei autorizzato...). Aspetto, quindi una tua mail.
ciao
Ho appena tucculiato all'indirizzo di sciurtinisi, non appena avrò l'indirizzo ti scriverò. Ciao.
Sciurty, ti immagino con un bel caschetto biondo e in abito da sera carico di lustrini e paillettes... brrrrr credo che stanotte sarai il protagonista dei miei incubi.
Mister p
....e non hai pensato al mio ombelico in bella vista...
Caro anonimo, che non ti chiami gino, del 17/12.
Solo ora ho scoperto che non sei lo stesso anonimo del 18/12 che conosceva Gino motta .
Dimmi qualcosa in più dei tuoi ricordi in calzoni corti....
E tu anonimo "mister p" c'e poco da prendere per il c....
Non sai che chi trova un'amico trova un tesoro? Io l'ho trovato.
E quindi "cu è riccu d'amici è poviru di vaj". ciao (:-)))
Posta un commento