mercoledì 25 febbraio 2009

"Le Ceneri"

Il mercoledì delle ceneri passa sempre così, in silenzio, vuoi per la stanchezza, vuoi per la nostalgia nel ripensare ai giorni trascorsi in allegria. Il carnevale, si sa, sveglia quel qualcosa che per l'intero anno rimane assopito in noi, sveglia la voglia di divertirsi, la voglia di sentirsi davvero spensierati. E' anche vero, però, che a carnevale è come se tutto fosse permesso e si perde il controllo di quel freno che, normalmente ci rende persone "normali". Mi permetto di virgolettare il termine NORMALI perché sappiano bene che si è persa totalmente la concezione del suo significato continuando a varcare, di giorno in giorno, la soglia ampliando i confini della normalità stessa. Non mi impressiono di quanto accade a carnevale, mi terrorizza ciò che succede nella tranquillità di tutti i giorni: la punta dell'iceberg è sempre la parte più piccola dell'ostacolo!
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Con affetto a chi di dovere,
a chi dovrebbe guardare un po' più negli occhi i propri figli,
i propri fratelli,
i propri amici...

1 commento:

Eolo ha detto...

Di pure che siamo arrivati al limite della decenza.
Altro che mercoledi delle ceneri, altro che inizio della quaresima.
Sembra proprio che il carnevale è un avvenimento culturale a cui non possiamo rinunciare.
I carusi sa na divertiri...
cu campa cammpa e cu mori mori!!!
Sembra proprio che non abbiamo nulla da insegnare ai nostri figli. Ho paura che domani succeda l'irreparabile... e poi con candida franchezza tutti saremo pronti a scusare le azioni dei nostri ragazzi. Io so per certo che mio figlio non ha commesso nessuna truce azione forse sono stati i suoi compagni. Si, si sono stati i suoi amici mio figlio no! Lui è un bravo ragazzo, studioso e va anche a messa. Se queste le nostre scusanti siamo proprio a cavallo,il futuro è dentro l'otre!!!
A me piace bere, non sono uno che si ubriaca!
Se poi io mi ubriaco poco importa, mia moglie non deve parlare e mio figlio mi deve copiare!
Viva la libertà!!!