mercoledì 21 novembre 2007

PASSERELLA: TRAMPOLINO DI LANCIO PER UN VOLO DI SUCCESSO O PER UN SUICIDIO ANNUNCIATO?

Dominique Vivant Denon

Periodicamente salta all’attenzione di tutti, grazie alla pubblicazione di articoli e di discussioni in sede di consiglio comunale il tema, sempre attuale, della Passerella Pedonale Sul fiume Calcinara. Due fronti si oppongono come due sono le sponde che dovrebbe collegare, due correnti di pensiero che vedono, tra i pro e contro, elementi che fanno di quest’opera oggi un importante passo verso lo sviluppo turistico di Pantalica e domani un enorme scempio paesaggistico, nonché inutile spreco di denaro. Vorrei analizzare, assieme a voi, le varie correnti di pensiero e le vostre idee a tal proposito, non metto in dubbio l’utilità di tale progetto ma allo stesso tempo sarei propenso a mantenere la naturale conformazione del luogo: In fondo chi va a Pantalica lo fa per dar sfogo al proprio spirito di avventura e alla voglia di contatto viscerale con la natura…incontaminata!
Anche il rappresentante dell’UNESCO Bondin ha dato il suo Ok alla realizzazione sottolineando, però, che in generale si è fatto ben poco per sfruttare questo sito. Allora quale miglior inizio se non quello di cominciare a gestire Pantalica dal basso, mediante la creazione di servizi (igienici, di accoglienza e assistenza sanitaria) e poi, magari, finire in grande con un collegamento che permetta miglior agibilità?

25 commenti:

Anonimo ha detto...

Al responsabile del Blog scusa se approfitto di questo spazio per lasciarti un evntuale argomento della prossima volta.

Leggendo le ultimissime cronache del nostro paesino avvertiamo una presenza nn indifferente di telecamere a circuito chiuso poste sulle vie principali....saranno comode per le forze dell'ordine....ma nn è una sorta d grande fratello?......

TITOLO:
Vieni a SORTINO PER prtecipare al Grande Fratello senza uno stressante provino.

DISSOCIATO

..... ha detto...

Caro dissociato le telecamere non mi provocano nessun sdegno dato che nel nostro paese, spesso, gli occhi altrui sono peggiori delle telecamere stesse.. almeno da queste ultime verranno tratte immagini utili agli inquirenti, dagli altri occhi invece non sempre i fotogrammi hanno effettiva utilità. Puoi informarti con qualche ass.dei consumatori o col garante della privacy!! :-)

u milanisi ha detto...

Ben detto sciù:

Anonimo ha detto...

dissociato ma se leggi bene le ultime news del nostro paesino dovresti sapere che ci sono stata diverse rapine allora ben vengano le telecamere se servono a questo scopo.
e poi devi sapere che siamo tutti spiati e intercettati il mondo globalizzato è tutto un grande fratello o come dice mia mamma è un grande bordello!!!

Eolo ha detto...

Ecco, ci risiamo! Qualcosa di interessante sui monitors dei sciurtinbloggers.
Ben fatto Sciurty!

Da oltre 50 anni, e forse anche di più, alcuni politici sciurtinisi si arrovellano per la costruzione del ponte… quasi fosse il tocco per soddisfare un turismo..quel turismo di massa che di fatto qui non è mai arrivato! Una chimera.-

Lungo il sentiero che si percorre, la roccia intagliata conferma l’esistenza di un ponte e di questo poi leggiamo nelle memorie del Gurciullo, lo stesso ponte è reso visibile, con molta fantasia pittorica, nella stampa di Dominique Vivant Denon.
Ho avuto modo di guardare il ponte raffigurato da Vivant Denon e, per una mia idea tutta personale, mi sono convinto ancora di più che il ponte era molto più a valle, ossia era dove ancora oggi noi attraversiamo il fiume.
I solchi profondi lasciati dai carri, che ancora oggi segnano vistosamente la mulattiera sono passati in secondo ordine ma sono la chiave di lettura per individuare il sito del ponte.

La stampa raffigura un ponte oggi inesistente ma che lui all’epoca attraversò. Non sappiamo se per arrivare a Sortino o per andare a Pantalica. Di certo il ponte, con una piccola e contenuta campata è rappresentato a valle e si vede bene che serviva per collegare molto in basso, quasi a pelo d’acqua, le due sponde. Posso osare di più, per ovvie considerazioni, il ponte doveva sorgere a servizio di siti importanti come erano le attività economiche: il mulino sotto la falesia, che porta i segni del terremoto, e la fabbrica della polvere pirica nell’antro sotto le “grotticelle”, attività in essere fino al 1930. Ancora oggi, dove noi guadiamo il fiume, ci sono i segni di intaglio nella roccia e si allarga creando un tratto di "trazzera che presenta i solchi indelebili del passaggio dei carri fino a sopra tutto il villaggio bizantino.
Oggi possiamo ancora riscontrare quei solchi sulla roccia.
Ancora di più la trazzera si snoda affacciata a terrazza sui costoni rocciosi fino a scendere a valle per poi risalire seguendo l’andamento orografico del sito, questo può avvalorare l’idea che il ponte doveva essere molto più a valle rispetto a quello che oggi si vorrebbe realizzare.
Sono sicuro che mai nessuno ha provato a cercare un riferimento storico oltre quello che ci è dato leggere. Ci dobbiamo augurare che qualcuno trovi riscontri oggettivi sulla effettiva esistenza di questo ponte prima di realizzare un altro grande bluff!

Anonimo ha detto...

eolo che sfoggio di cultura....

Eolo ha detto...

Grazie anonimo/a..
Lo "sfoggio di cultura" è dettato dal fatto che io amo il mio paese e tutto ciò che lo circonda...Pantalica compresa!

Anonimo ha detto...

io non conosco il progetto. prima di esprimermi vorrei vederlo. ho saputo che è stato presentato più volte in pubblico ma purtroppo non sono riuscito ad essere presente.
non capisco inoltre perchè eolo è così falso, maschrando la sua faziosità con falsa preparazione culturale. i ragazzi delle scuole medie che hanno studiato il gurciullo sanno bene come i ponti erano due, e tutti e due segnati in piantina. il primo , a monte, di cui jack ci ha fatto vedere le foto dei resti archeologici e il secondo, a mezza costa, quello messo nella foto del blogs.
mi sono permesso di dire questo solo per la verita storica. per quanto rigurda il progetto ripeto che preferisco esprimermi solo dopo averne visto gli elaborati.
sciurty puoi fare qualcosa tu?
l'ignorante

Anonimo ha detto...

Per eolo
Se si costruisse il ponte a fondovalle, quasi a pelo d'acqua, cosa succederebbe nei periodi di piena del Calcinara? Potrebbe danneggiarlo? Inoltre,secondo te, questo fantomatico ponte agevolerebbe coloro che, pur avendo innato spirito d'avventura, sono impossibilitati ad esplorare il sito per eventuali difficoltà motorie?
Grazie anticipate per le risposte
anonymous

..... ha detto...

Io so ben poco del progetto, magari chi di competenza, che si trovasse a passare da questo blog, potrebbe darci una mano?

..... ha detto...

...Io penso sempre a chi ha impossibilità a livello motorio e al fatto che a loro sono "vietate" certe emozioni...questa passerella cosa potrebbe ofrire a loro se non una veduta dall'alto? di certo resteranno impraticabili i sentieri che portano ai vari siti.. quindi, credo, che l'intervento vada oltre la passerella.. :-)
ps. Non nascondo il fatto che dev'essere fantastico "sorvolare" la zona però l'idea dell'ammasso di ferro che rovinerebbe le mie foto mi fa rattristare...(non conosco il progetto)

Karl ha detto...

Nemmeno io ho avuto l'opportunità d visionare il progetto ma,per sentito dire,la struttura non dovrebbe essere un ammasso di ferraglia ma una struttura perfettamente in armonia con il resto dello scenario circostante!§!

Karl ha detto...

Certo,la visuale dall'alto sarebbe senzaltro uno spettacolo mancate al mio obbiettivo,però anc'io nn saprei...(vorrei vedere il progetto)!§!

Anonimo ha detto...

eolo, dimenticavo, gli antichi non avevano la tua cultura ma di certo un senso pratico dovuto alla loro grande umiltà, infatti, a vedere le foto pubblicate su La Sicilia il ponte era fatto ....non nel fondo valle, ma nel punto più stretto dell'ansa del fiume (forse per risparmiare?)!!!
e, sempre dal giornale, mi sembra di capire che il ponte non sia un ammasso di ferraglia ma legno.
comunque, o legno e ferro bisogna vederlo per giudicare e non aspettare i censori che non volevano nemmeno la torre eifel a parigi... oggi simbolo della patria dell'illuminismo
L'ignorante

Eolo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Eolo ha detto...

"Faziosa falsità culturale" a cosa ti riferisci anonimo"ignorante"?
Io ho espresso le mie idee, supportate da una conoscenza precisa e puntuale del sito.
Nessuna velleità di confondere lo studio dei ragazzi della scuola media che hanno studiato il Gurciullo!

Jack? Chi è?
Lo ricordo come fotografo non so cosa c'entra lui con Pantalica, forse è diventato archeologo?

Niente da aggiungere alla tua pretestuosa presunzione!!!.
In nick name veritas?

u milanisi ha detto...

Non so dire perché, ma io sono favorevole a ponti e passerelle, compreso quello sullo stretto (anche se non condivido le idee di chi lo voleva far costruire..).
Io abito nei pressi del fiume Adda, e qui vicino, A Paderno D'Adda, c'è un bellissimo ponte in ferro considerato archeologia industriale. Più a valle, A Trezzo sull'Adda, ci sono 2 ponti e una passerella, eppure, vi assicuro, il fiume non perde il suo fascino.
Mi piacciono e non finisco mai di fotografarli (volete vedere qualche foto?).
Anch'io credo di aver capito che questa passerella debba essere il legno lamellare.
E poi alla "povera" Pantalica, con tutto quello che gli è stato fatto... spogliata, violentata, sfregiata (dalla sua ...amica Ferla), derubata...
Un ponticello non gli farà male di certo. Potrà... masticare meglio ):-)
E se proponessimo un referendum?

A proposito di Ferla, conoscete il sito di Sebastiano Puccio?

Anonimo ha detto...

Qualche tempo fa fu proposto il referendum cittadino per il ponte, ma rimasero solo parole. Io sono d'accordo, un'idea potrebbe essere quella di invitare tutta la cittadinanza in una struttura comunale(ad esempio il cine Italia) per assistere alla proiezione del progetto, a mio avviso interessante e in armonia con l'ambiente circostante, subito dopo indire un referendum per far scegliere tutti se costruire la passerella o meno. Credo sia molto democratico ed "educativo", visto che pochi conoscono il progetto. D'altronde, se non siamo coinvolti noi cittadini nelle scelte disinteressate che riguardano il nostro territorio, chi altri potrebbe farlo?
Forza, ragazzi, chiediamo con determinazione di conoscere il tanto discusso progetto!
Anonymous

..... ha detto...

sarebbe l'idea più giusta... caro anonymous..

Karl ha detto...

Anche secondo me è un'ottima idea!!!Ora vediamo se posso fare qualcosa io,ok?§!435

u sciurtinisi ha detto...

ok

Anonimo ha detto...

DEFINITIVO SUI PONTI DI PANTALICA.
A Pantalica sono esistiti almeno due ponti.
Il primo, greco, come denuncia la tecnica di costruzione ed i massi isodomi, era sospeso in alto, laddove la montagna di Pantalica ed il massiccio di Saramenzana si fanno più vicini, in vista delle prese dell'acquedotto Galermi.
ancora oggi si possono vedere gli attacchi nelle due opposte sponde.
L'altro ponte, raffigurato nella stampa di Denon, è ricordato da Gurciullo e decritto da denon stesso, recentemente tradotto dal più profondo conoscitore di Pantalica.
Il ponte venne costruito nel '700, utilizzando i massi delle fortificazioni di Filiporto (Gurciullo), a servizio dell'"Officina dei Salnitri" che si trovava allogata all'interno 'da Rutta 'e 'ncatrariti (o Grotta della Meraviglia- Denon).
Costruito troppo a valle, travolto dalle piene del fiume, ebbe vita breve.
Nel 1844 un altro viaggiatore francese, Bourquelot, non lo vide più.

Anonimo ha detto...

Ma l'idea iniziale lanciata non era quella di capire se la passerella sul calcinara possa o meno dare slancio al turismo, e quindi se farla o non farla, non piuttosto se c'era o non c'era prima?

Se è per questo neanche la tanto strombazzata strada da risistemare c'era prima (e poi, se si vuole un turismo di nicchia, la strada come la passerella non servono).

Ma non mi dite che il turismo di nicchia è quello visto fino adesso? Tende e sporcizia al'interno di Pantalica e nemmeno un euro nella nostra comunità.

Meglio una coppia di romantici vecchietti che si abbracciano e si emozionano alla vista di questo angolo di paradiso dall'alto della passerella e la sera che si gustano un gelato o un pizzolo nella nostra sortino portandosi a casa un vaso di miele o un una bottiglia del nostro buon olio.

Tante cose non c'erano prima.

Neanche le industrie c'erano prima. Poi le hanno costruite, e hanno dato pane e morte.

Ma si fanno delle scelte, ovviamente le migliori possibili. Si trovano mediazioni tra lo sviluppo e la conservazione ai posteri.

Non è detto che sviluppare il turismo comporti necessariamente la distruzione di Pantalica.

Bisogna saper fare le cose per benino.

E poi neanche Pantalica c'era prima.

Ho sognato in questi anni una terra promessa, dove scorre latte (così come diceva Eolo, con le nostre origini di pastori) e miele (e facemu cuntentu macari o raggiuneri) dove i nostri figli siano radunati da ogni città della terra.

Forse non siamo il popolo eletto.

darklady ha detto...

io penso che prima di arrivare alla costruzione del ponte ....si deve pensare a mantenere pulita la nostra PANTALICA...mettere dei servizi igienici ....e tutto cio che occorre per renderla confortevole ai tanti forestieri che vengono da lontano .....e che come noi quando ci scappa di ..."andare in bagno " ci guardiaamo intorno per vedere dove non ci vede nessuno per ....insomma mi avete capito !!! (per fortuna a me non mi e mai capitato) pero' per quello che ho visto a terra andando in giro al fiume ......viene propio lo schifo!!!!!

Eolo ha detto...

Essendo abituato a far di conto e a gestire in nome e per conto della Impresa che mi remunera, mi viene naturale pensare parsimoniosamente!
Il ponte sarà pure bello e caratteristico; ci permetterà di accorciare i tempi di percorrenza dell'intero colle.
():-) Si scende ra uttigghiaria e s'arriva a san Micidiario passannu po palazzu do principi si cammina per due ore e mezza, i tempi di percorrenza dei vari sentieri che si possono scegliere si aggirano tutti sulle due tre ore una meraviglia, un occasione unica di serenità. Attraversando il ponte i tempi di percorrenza si accorciano notevolemente ed in funzione di questo dovremmo calcolare il ticket da esigere per il passeggio!
Il ponte sarà una attrattiva o sarà un capolavoro di ingegneria e di falegnameria poco importa. Il ponte deve servire alla fruizione del parco naturale ma anche a creare posti di lavoro: realizzare nuovi sentieri qualche ferrata, segnarli, pulire le grotte e rendere praticabili angoli meravigliosi oggi irragiungibili. Avremmo guide e accompagnatori, qualche parcheggiatore un po di tutto un po di più,ci vorrebbe un po di fantasia magari solo per staccare il ticket.
Potremmo dare in gestione l'area a qualche società onlus chissa perchè mai nessuno ci ha pensato?

Se qualcuno ha deciso, a nome di tutti noi, di fare un ponte e ci sono i fondi per farlo che lo facciano noi lo attraverseremo.

A proposito il progetto è quello legato alla scala 'scippata'?
E' stato progettato dall'Arch La Rosa?

Che strano pensavo che qualcuno desse più notizie in merito visto che è stato proposto un referendum.

Non dovremmo come sortinesi sapere se questo ponte lo paga lo Stato la Regione o forse lo vogliono realizzare i Savoia (con i 260 milioni di euro di indennizzo ...)
();-| Si,si secondo me sono i Savoia i finanziatori dell'opera in memoria del loro avo Il re d'italia, Vittorio Emanuele III che visitò quei luoghi a dorso di una mula bianca.

Dica qualcuno, l'origine e il tipo di finanziamento e se lo devono pagare i Sortinesi si dica pure come e quando.
Io non vorrei pagare le scelte di altri detraendo risparmi dal reddito che occorre alle spese per le mie eliche!

Tengo a precisare che se devo pagarlo anch'io NON SONO D'ACCORDO!