giovedì 25 ottobre 2007

Sortino a pezzi...


Pian piano parte della nostra storia sta andando in frantumi, nel vero senso della parola, ad opera di ladri che, sicuramente su commissione, riescono a portare a segno colpi dal bottino inconsueto, all'apparenza privo di valore. E cosi, dopo la corona, gli orecchini e la collana di S.Sofia, stessa sorte tocca a 4 "carciofi" che dominano le colonne di piazza della Matrice e a 2 capitelli, raffiguranti una fiamma ardente, posizionati agli angoli della tomba monumentale dei Cappuccini.



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Leggo su La Sicilia che il sindaco ha fatto un preciso appello: pubblicare le foto di questi carciofi in modo che difficilmente potranno essere esposti in pubblico. Accolgo l'iniziativa nella speranza che, per una volta, la nobiltà di collezionisti senza scrupoli prevalga sul loro egoismo.


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Foto by Sciurty

15 commenti:

maktub ha detto...

Quando sento di qualsiasi atto vandalico contro i beni culturali mi sorge una rabbia dentro indescrivibile... chiunque ha commissionato o agito per proprio conto fregandosi i "carciofi" e' un essere insensibile e tremendamente ignorante e questi sono gli aspetti di una persona di cui io ho piu' paura. Non credo che questi oggetti estrapolati dal loro originale contesto possano valere molto, pero' hanno lasciato un senso di vuoto e di tristezza per chi era abituato a vederli...
Mak

..... ha detto...

si mak hai ragione, credo che più che un furto sia uno scempio a danno della nostra tradizione. Mi chiedevo se il tizio fosse sempre lo stesso: una villa e un viale adornato dai carciofi e al centro la sua amata con in testa la corona di S.sofia... pugno di pazzi!! :-)

Anonimo ha detto...

Se torno a sortino e non trovo i carciofi....m'incazzo!!!!!

Anonimo ha detto...

Possibile che nessuno se ne accorto? per rubare questo tipo di oggetto...c vuole un camion con una gru....nn c posso credere!!!!

DISSOCIATO

..... ha detto...

...era una notte buoia e tempestosa!... assurdo però che nessuno si sia accorto...

Anonimo ha detto...

...Quando si dice che un idiota fà piu' danni di un terremoto... quando poi gli idiota sono piu' di uno... si rischia di trovare tombe depredate e la raccolta di carciofi fora tempu.
Non ho presente cosa hanno portato via dalla tomba, ma credo che con questo furto non riescano a guadagnarci molto, mi sà tanto di bravata o per meglio dire di imbecillata.

ParCondicio

..... ha detto...

... non credo par, una bravata potrebbe essere una lampada perpetua danneggiata, una lapide imbrattata di colore... questi sono semplici commissioni!... che poi potrebbero benissimo farli creare ad "immagine e somiglianza" invece che prelevarli!

Anonimo ha detto...

Chi prende questo tipo di commissioni, e qual'è il preziario?... Sai mi servirebbe qualche pianta e un paio di palme do chianu di santa flora mi farebbero proprio comodo, inoltre non mi dispiacerebbe montare il portone centrale di S. Sofia nella mia casa di campagna... che dici si può fare?

Par

Eolo ha detto...

PAZZESCO! non posso crederci, dopo trecento anni un testa di rapa si è impossessato di un pezzo della nostra storia. Sono passato dalla via Municipio a vedere di persona lo scempio... mi piange il cuore.
Da sortinese mi sento offeso! Ma ancora di più sono offeso e arrabbiato come ognuno di voi amici del blog.
Mi viene in mente un libro di I.Silone " Fontamara" in cui il personaggio su cui si incentra il racconto(non ricordo il nome) diceva spesso " che fare?"
La stessa domanda rivolgo a me stesso e a ognuno di voi che fare ? Cosa possiamo e/o dobbiamo fare? Di fatto ci dobbiamo riappropriare del nostro ruolo ed ognuno di noi nel proprio piccolo deve cominciare a rivedere il proprio comportamento. Dobbiamo considerare NOSTRO, con grande senso di responsabilità e non come esasperazione del principio di proprietà privata, lo spazio antistante la nostra casa, convincerci e quindi agire di conseguenza che la nostra proprietà non finisce sulla soglia di casa ma si estende oltre, anche sul tratto di strada antistante le nostre case come fanno le mamme più anziane che spazzano quello spazio perchè sanno che gli appartiene. Noi giovani invece facilmente appoggiamo i piedi sui muri degli uffici o degli spazi comuni come se non ci appartenessero! Questo è gia un segno di inciviltà che dovremmo correggerci, sono i gesti e le cose semplici che fanno la differenza!

Karl ha detto...

Ciao a tutti raga!
Scusate la mia assenza ma ho avuto i mie motivi...cmq,quando ho saputo dei "carciofi"(che per puntualizzare,sono delle fiamme e nn carciofi),non c' ho voluto credere e sono subito partito O chianu a Matrici e,con rabbia ho costatato che ciò che mi avevano detto non era la solita "ingrassatura",di qualche notizia da niente,dei soliti sortinesi.Io mi chiedo:ma cosa cazzo ci fai con delle opere fuori da loro contesto originale?E' come rubare solo il pene del David di Michelangelo;a chi gli può fregare che quello che esponi sopra il piano-forte è "un pezzo" di un'opera d'arte?MHA!
Raga,scusate lo sfogo ma certe cose(e persone)non le accetto!§!

Karl ha detto...

Scusate per i molteplici commenti eliminati,:D!§!

..... ha detto...

sono i Piacirusi... che accanto ad un anfora greca ora potranno esibire na carciofa fiammante sortinese!

par io, in cuor mio, mi auguro sia solo una bravata...sarebbe più facile rintracciare i pezzi....

Anonimo ha detto...

è vergonoso. Vorrei ricordare l'orrenda spoliazione della già povera chiesa di S.Maria del Soccorso, 'o curtu, subito dopo del mulino dei Paraturari, dove la strada, nel corso di una tremenda alluvione, voleva scivolare sul guccione. Hanno portato via i lanzisi dell'altare. Era l'ultima chiesa di Sciurtinu vecchiu ancora all'inpiedi, ricordata diffusamente nei manoscritti di Gurciullo. Ora questo altro scempio, che si aggiunge agli scempi urbanistici per ignorantiam degli ultimi 40 anni!

Anonimo ha detto...

SCRIVILU CA I CACOCCIULI A NA STATU TRUVATI A PRIOLU

darklady ha detto...

e vero che sono stati trovati a priolo i " carciofi?"ho l' hai sentito solo dire anonimo !