giovedì 24 maggio 2007

U Parrinu Marruggiu

E qui voglio mettervi alla prova!!!!. Scrivete i vostri ricordi, le esperienze e tutto ciò che riguarda quest'uomo passato a miglior vita molti anni fa'. Io ne so poco o quasi nulla, tranne una leggenda di cui vi narrerò in appresso. Buon lavoro ragazzi (+o-).



Marruggio non fu mai parroco, fu semplicemente un sacerdote del capitolo della Collegiata della chiesa Madre ( sepolto nella tomba del clero di Sortino realizzata nel 1910) negli anni a cavallo tra il 1930 e 1940. Tale Serges, frati do 'ngigneri, alto, bel portamento e uomo distinto. Abitava tra l'attuale via Pompei e via Cortile Specchi. Contemporaneo di Padre Mutrichetra, tale Blancato, prete presso la chiesa dell'Annunziata e di S. Sofia

Pare che era solito togliersi l'abito talare, gesto vietato a quei tempi, raggiunta la residenza estiva, a campagna; una volta cu fu di bonu gli nascose la tunica suscitanto le sue ire: "nun aviva unni circalla"



si diceva "cunti tu e u parrinu marruggiu"... per dire che non si valeva un granchè!

16 commenti:

Anonimo ha detto...

1

Anonimo ha detto...

esperienze nessuna.......... ma il nome mi pare derivi da una sua parte del corpo sviluppata.....forse...

Fileo ha detto...

Buondì. Posso dirvi che il suo cognome era Serges, e gli aneddoti poco ortidossi che si raccontano su di lui sono un'infinità.
Più avanti vi farò sapere di più.

Anonimo ha detto...

Ciao sciurty ho una richiesta da farti che non c'entra niente con questo post, faresti una foto panoramica dell'impianto eolico che c'è per andare a lentini?

Anonimo ha detto...

U parrinu marruggiu
abitava nella traversina che c'è tra la scuola elementare e "u spidaletto".
Era alto.
marruggiu vuol dire manico
queste sono le uniche cose che sono riuscita a sapere.

Fileo ha detto...

Da quello che ho potuto ascoltare da racconti vari doveva essere una persona parecchio avida di denaro, e che amava coltivare alcuni possedimenti di terreno che aveva.

cadò ha detto...

allora le mie fonti dicono che era un prete,come ha gia' scritto qualcuno poco ortodosso,nelsenso che pensava piu' a se' che ai fedeli,si racconta che durante una messa scoprirono che sotto la tonaca aveva nascosta una gallina rubata poco prima!ma la cosa piu' incredibile che ho saputo e' che ebbe un figlio dalla sua domestica,quando il ragazzo crebbe costrinse la madre a rivelargli il nome del padre quando lo seppe lo volle incontrare,il ragazzo non chiese i suoi averi ma il suo cognome lui lo rifiuto' e il giovane si sparo' davanti al cimitero di siracusa...
che storia triste!!!

neoprene ha detto...

do' parrinu marruggio, come preannunciato, esiste una leggenda metropoitana, post mortem, che vi sto a raccontare. Come detto dalla milanisa, lui abitava in via Pompei.
Lo stabile in cui viveva aveva delle sembianze borghesi, edificio nobiliare con veranda rialzata prospicente "u spidalettu". Successivamente alla morte questa dimora subì vari atti di teppismo ed era per i ragazzi del tempo luogo di misteri e di accoppiamenti vari. Dopo molti anni la struttura quasi crollo' fino a divenire un rudere. Un nostro concittadino acquisita la proprietà inizio i lavori per conformarsi alle abitudini del tempo;fine anni 70, fari a appartamentu pe' figghi fimmini.(N.d.r. fortunatamente che all'epoca imperversava questa moda altrimenti noi vivremmo come i trogloditi, Pantalica l'abbiamo!!).
La ditta ( a squatra) inizio i lavori di scavo, con il forte sospetto; conoscendo u parrinu, che in qualche angolo recondito della casa potesse nascondersi un tesoro. E fu così che un giorno mentre tutti i lavoranti armati di "pala e picu" lavoravano all'occhiu u suli, si senti urlare un operaio, "U tisoro U tisoro,U tisoro do parrinu marruggio; accorsero in tanti, vicini di casa compresi, con la speranza di poter partecipare alla spartizione di questa "fortuna". Ma la speranza fu vana in quanto vero è che furono trovate delle "quartare" piene di soldi, ma ahimè il denaro era fuori corso.
Dall'iperspazio
Neo

Ps
Cado' sai che non conoscevo questa storia del figlio!!

Fileo ha detto...

Neo ne ho sentite di tutti i colori su marruggiu ma questa non la sapevo e neanche quella del figlio.Ho mobilitato la mia inteligents questa sera mi dovrebbero arrivare notizie fresche.

neoprene ha detto...

Sciurty sei un grande. Mi hai fatto schiattare dalle risate quando ho letto: "cunti tu e u parrinu marruggiu". E' una espressione desueta che ha una musicalità attuale. Bellissima!!

Sciurty..una fonte inesauribile di saggezza.

Eolo ha detto...

Premetto, carissimo sciurtinisi, che il Marruggio non fu mai parroco, fu semplicemente un sacerdote del capitolo della Collegiata della chiesa Madre ed è sepolto nella tomba del clero di Sortino realizzata nel 1910.(bellissimo esempio di architettura funebre)
Ho chiesto notizie sul suo conto a qualche persona un po' più grande di me.Si narrano parecchie vicende sul suo conto che altri amici del blog hanno già raccontato.
Io posso solo aggiungere il testo di una canzone relativa all'episodio della gallina RUBATA nascosta sotto la tonaca:

La scena: u parrinu Marruggiu sull'altare che celebra la messa.

Presenti: u parrinu Blancatetru, u saristanu e i fedeli.

Durante la celebrazione mentre il Marruggio solleva le braccia si scopre la testa penzolante della gallina.
U saristanu, molto attento, lo avvisa cantando, in "gregoriano maccheronico":

E CALATI IL TONACONE,
CHE SI VEDE IL POLLASTRONEEEEEEEE

Risponde u parrinu Marruggiu, sempre cantando:

HAI FATTO BENE A PARLARE IN CIANFARI PER NON FAR CAPIRE NIENTE A QUESTI NTONTARIIIIIIIIII

Chiude la scena u parrinu Blancatetru che con una vocina flebile canta...

AMENNNNNNN



(Elica - Eolica)

Fileo ha detto...

Un'altra volta il canonico marruggio celebrava la messa, e siccome era finito il vino u saristanu aveva messo dell'aceto nell'ampollina.
Dopola consacrazione, il marruggio beve dal calice e cantando dice al sacrista in latino maccheronico:

CHISTU E ACITU ACITOBIS

u saristanu arrispunni:

O CHISTU O NENTIS

..... ha detto...

Sono contento di una cosa, cu sta scusa diamo voce a persone zittite dalla frenesia dei nostri giorni!!!

..... ha detto...

AALORA NEO DIREMO "CUNTI TU E I SORDI DO MARRUGGIU!"

neoprene ha detto...

Una info "scabrosa".
Si narra che il mitico Marruggio amava sollazzarsi in questa sua verandina indossando la tunica d'ordinanza, ma mettendo via tutto ciò che potesse essere sotto, della serie "sotto il vestito niente!", mostrando agli ignari passanti la "grazia" di dio . Pare che sia fondata questa testimonianza in quanto + di una persona l'ha confermata.

..... ha detto...

della serie... "ci fa pigghiari aria al pollastrone"...ahahah